Quando usare il cinturino sottorotuleo?
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Oggi parleremo del cinturino sottorotuleo per dolori al ginocchio, a che cosa serve nella gestione del dolore per patologia e nel post operatorio, come agisce e quando davvero non se ne può fare a meno.
La fascia-ginocchiera rotulea è un grande supporto in grado di sostenere il nostro ginocchio in modo efficace, sicuro e istantaneo in diverse occasioni.
Si tratta di un sostegno ortopedico utilizzato in particolare dai runner, sciatori, giocatori di basket e palla a volo e non solo. Scopriamo insieme quando usare il cinturino sottorotuleo e quali sono i migliori cinturini sotto rotulei e fasce per ginocchio sul mercato.
Cinturino sottorotuleo: come si usa e perché può essere utile
I motivi per cui si decide di utilizzare un cinturino sottorotuleo collocandolo appena sotto la rotula, possono essere vari. Questo perché varie sono le situazioni di dolore e affaticamento delle articolazioni del ginocchio. La ginocchiera ortopedica rotulea è un aiuto indispensabile per stabilizzare il movimento soprattutto nei soggetti che soffrono di diverse patologie al ginocchio:
- Riduzioni delle cartilagini dovuti ad artrosi
- Lesioni muscolo tendinee
- Dolori da artrosi precoce
- Gonartrosi
- Sindrome femoro-rotulea
Il cinturino sottorotuleo può essere però anche un grande alleato laddove vi foste sottoposti ad operazioni e nel recupero post-operatorio vogliate muovervi agevolmente. La fascia sotto rotulea consentirà anche la ripresa dell’attività sportiva in sicurezza perché aiuterà il soggetto nella gestione bilanciata del movimento evitando dolore e sovraccarico eccessivo del ginocchio malandato.
Quando usare la fascia rotulea e come sceglierla
Possedere un ginocchio che per diverse patologie è instabile è un grande pericolo per l’incolumità dell’intero arto inferiore e la sicurezza della persona che potrebbe cadere in qualsiasi momento data la poca stabilità articolare. Per tale motivo risulta essenziale usare una fascia o una ginocchiera rotulea progettata ad hoc per aiutare a muoversi senza strafare sostenendo la rotula, frenando il sovraccarico e stabilizzando l’articolazione.
Il supporto rotuleo ricorderà alla persona, inoltre, che dovrà stare attenta a gestire il movimento e prevenire l’insorgere di traumi nel post-operatorio. Molto indicata anche per la sindrome tipica dell’età giovanile detta di Osgood-Schlatter e la tendinite del tendine rotuleo.
A tal proposito particolarmente adatto è il cinturino sottorotuleo DT3 in tessuto made in FGP dotato di chiusura con facile regolazione a Velcro e cuscinetto pressore pneumatico anatomico.
Si tratta di un oggetto molto piccolo e maneggevole ma molto performante, una fascia apparentemente semplice, cui scopo è scaricare le forze che gravano sulla parte superiore della tibia. Alleato essenziale anche se si soffre della sindrome di Sinding-Larsen-Johansson, tendinopatia del rotuleo, o se si hanno esiti dolorosi per la ricostruzione LCA con tendine rotuleo.
Si può usare una ginocchiera rotulea morbida ed elastica se si hanno solo alcuni lievi sintomi di artrosi per aiutare dunque il ginocchio a compiere movimenti normali in sicurezza o prevenire sovraccarichi e trattare traumi leggeri. Potrete orientarvi su un modello di ginocchiera con foro rotuleo elastica e reversibile o senza foro.
Se invece avete subito un operazione ai legamenti crociati, e quindi se abbiamo bisogno di un forte controllo della stabilità nella flessione del ginocchio, sarà più indicata una ginocchiera traspirante lunga con snodo e in questo caso sarà il vostro ortopedico specializzato a mostrarvi come indossarla al meglio per ottenere il massimo.
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