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Gli esercizi per la pubalgia all’anca

INDICE

Gli esercizi per la pubalgia all’anca

Una delle cause più comuni del dolore all’inguine è la pubalgia, una problematica dei tendini della regione inguinale, in particolare, dei tendini dei muscoli adduttori.

Questa problematica riguarda soprattutto gli sportivi, ma sono molto diffusi anche i casi di pubalgia in gravidanza, in quanto la crescita del pancione, l’aumento di peso e le variazioni biomeccaniche subite dalle donne, provocano una forte sollecitazione dei muscoli del pube con una conseguente infiammazione.

Gli esercizi per la pubalgia sono una delle terapie più efficaci contro il dolore all’inguine causato da questo problema.

Nei paragrafi successivi scopriremo cos’è la pubalgia, quali sono le cause, i sintomi e le cure a disposizione per contrastare  il fastidioso dolore all’anca.

Cos’è la pubalgia

La pubalgia è principalmente una tendinopatia o tendinite, ovvero, l’infiammazione del punto in cui osso e muscolo si attaccano tra di loro. I muscoli i cui tendini si infiammano possono essere: gli adduttori nel 70-80% dei casi, lo psoas e il retto dell’addome.

Ci sono casi in cui le sollecitazioni alla zona sono talmente forti che il problema non riguarda solo i tendini ma, anche il tessuto osseo, quindi il pube e in questo caso si parla di edema osseo della sinfisi pubica che può essere accertata solo con una risonanza.

Cause della pubalgia

Come detto precedentemente, la pubalgia è comune negli sportivi, in particolare nei calciatori, a causa del largo utilizzo degli arti inferiori, ma è una condizione che colpisce anche le donne.

Infatti, se negli uomini si riscontra di più tra gli sportivi, nelle donne è molto frequente durante il periodo della gravidanza, possiamo quindi parlare nel primo caso di sovraccarico diretto e nel secondo caso, di sovraccarico indiretto.

Per sovraccarico diretto si intende una sollecitazione dei muscoli oltre il limite di sopportazione, il che può avvenire a causa di allenamenti troppi intensi, insufficiente recupero tra un allenamento e l’altro o per via di allenamenti non organizzati. Ricordiamo che la soglia di sovraccarico è soggettiva.

Il sovraccarico indiretto riguarda una condizione nella quale, anche senza sollecitazioni sportive, si può soffrire di pubalgia. I muscoli adduttori e gli altri che riguardano questa problematica come il psoas e il retto dell’addome, svolgono funzioni diverse.

Gli adduttori servono soprattutto per muovere la coscia, mentre il psoas e il retto dell’addome sono muscoli importanti per gli equilibri del bacino e della colonna vertebrale.

Se questi muscoli che muovono colonna e bacino non lavorano bene, si crea un sovraccarico sui muscoli adduttori che possono portare allo sviluppo della pubalgia.

Sintomi della pubalgia

Riconoscere i sintomi della pubalgia non è sempre semplice, a volte diventa complicato distinguere se l’infiammazione riguarda soprattutto i tendini degli adduttori o di altre strutture.

Una persona affetta da pubalgia avverte dolore soprattutto all’inguine, al pube, al basso ventre e ai testicoli, ma solo un medico professionista è in grado di individuare correttamente il problema, oppure, gli esami radiologici che, determinano quale sia la struttura più sofferente.

È importante fare una diagnosi corretta di pubalgia, ci sono alcune patologie come l’ernia inguinale e la varicocele che possono manifestare sintomi simili. Effettuando un’ecografia è possibile togliersi ogni dubbio.

Inoltre, anche delle problematiche dell’anca come l’artrosi dell’anca e la lesione del labbro acetabolare, provano dei sintomi simili alla pubalgia. Una valutazione medica permette di fare con facilità una diagnosi differenziale.

Come si cura la pubalgia dell’anca

La cura della pubalgia è un insieme di interventi che sono mirati all’attenuazione dei sintomi e alla risoluzione del problema. La prima cosa da fare è stare a riposo, poiché l’attività aumenta i sintomi, in questa fase ogni sforzo fisico può peggiorare la situazione.

Assolutamente da evitare lo sport, l’attività fisica su infiammazioni conclamate può provocare la cronicizzazione della patologia e allungare i tempi di recupero.

Con il riposo, le piccole lesioni muscolari si ripareranno e il dolore inizierà a diminuire. Il medico può anche prescrivere farmaci antinfiammatori e antidolorifici, oppure, pomate da applicare sulla zona interessata. Nei casi più gravi, possono essere effettuate infiltrazioni con cortisonici o, interventi chirurgici mirati.

Il dolore all’anca e alla zona circostante può essere trattato anche con un impacco di ghiaccio per 15 minuti 3 volte al giorno, questo permette di ridurre l’infiammazione.

Il fisioterapista

Nella pubalgia dell’anca un ruolo molto importante è quello del fisioterapista che, tramite tecniche di allungamento e rinforzo muscolare, prepara i muscoli a sopportare di nuovo gli sforzi fisici.

Durante la fisioterapia per la pubalgia, il fisioterapista può ricorrere all’utilizzo di strumenti specifici che trattano l’infiammazione e il dolore come il tecar, le onde d’urto e il laser ad alta potenza.

Questi trattamenti vengono spessi associati per trattare la pubalgia in modo da permettere un recupero migliore e più veloce.

Gli esercizi per la pubalgia

Per curare il problema, è possibile fare degli esercizi per la pubalgia che mirano alla riabilitazione dei movimenti e al rinforzo muscolare.

Prima di eseguire gli esercizi per curare la pubalgia, consigliamo di consultare uno specialista. Infatti, a seconda della fase in cui si trova il disturbo, potrebbe venir consigliato di restare a riposo o di fare solo alcuni tipi di esercizi. Ascoltate lo specialista e anche il vostro corpo che, potrebbe lanciarvi dei segnali per indicarvi i limiti da non superare.

Vediamo quali sono gli esercizi per trattare la pubalgia:

Camminare sul tapis roulant

Si tratta di un esercizio molto semplice, ideale per iniziare a contrastare la pubalgia senza sforzarsi troppo e recuperare velocemente. Consigliamo di impostare la velocità come se voleste fare una passeggiata a un passo leggermente più sostenuto.

Praticare Yoga

Gli esercizi di stretching sono importanti per trattare e curare la pubalgia, lo Yoga conta diverse posizioni e movimenti che sollecitano delicatamente la zona inguinale, utilissimi contro la pubalgia dell’anca.

Esercizi su pedana propriocettiva

L’allenamento propriocettivo stimola il sistema neuro-motorio e include esercizi di piegamento ed equilibrio in situazioni di instabilità. Gli esercizi svolti sulla pedana comprendono posizioni statiche e movimenti dinamici per migliorare il controllo della postura e delle articolazioni, ideali per riacquistare l’equilibrio dopo aver sofferto di pubalgia dell’anca.

Piegamento e sollevamento delle gambe

Due esercizi molto efficaci per curare la pubalgia sono il piegamento e il sollevamento della gambe. Per l’esercizio di piegamento, bisogna sdraiarsi sulla schiena con gambe e braccia distese e poi piegare a turno le ginocchia cercando di avvicinarle il più possibile al petto. 

Nell’esercizio di sollevamento, bisogna sdraiarsi sulla schiena con le gambe distese e sollevare entrambi gli arti inferiori mettendoli dritti e poi tenere il più possibile questa posizione. Ritornare alla posizione iniziale abbassando lentamente le gambe.

Questi sono solo alcuni degli esercizi per la pubalgia, consigliamo di rivolgervi sempre a un fisioterapista per individuare il trattamento e gli esercizi più indicati per la vostra situazione.

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