La fascite plantare è una condizione che provoca dolore nella parte inferiore del tallone. Ma partiamo dall’inizio. La fascia plantare è uno spesso legamento. Possiamo definirla come una ragnatela che collega il tallone alla parte anteriore del piede. Agisce come ammortizzatore e sostiene l’arco plantare, aiutando così la camminata.
I legamenti della fascia plantare subiscono molto impatto e usura durante la giornata. Troppa pressione sul piede può danneggiare o strappare i legamenti. La fascia si infiamma e questo provoca dolore al tallone e rigidità. Questo è uno dei problemi ortopedici più comuni. Niente di grave, si può gestire. Vediamo come.
Perché viene la fascite?
Non è uno sperone calcaneare la causa della fascite plantare. Tende invece a svilupparsi a causa di uno stiramento eccessivo o di un troppo utilizzo del legamento. Anche piccole lacerazioni nel tessuto possono dare dolore. Ma è anche la struttura stessa del piede che può essere predisposta allo sviluppo di tale condizione medica.
Sono donne e uomini di età compresa tra i 40 e i 70 anni i soggetti più a rischio. È anche leggermente più comune nelle donne rispetto agli uomini. Le donne in stato di gravidanza spesso sperimentano attacchi di fascite plantare, in particolare durante gli ultimi mesi di attesa.
Fascite plantare: quali sono i sintomi
Il sintomo principale della fascite plantare è il dolore collocato nella parte inferiore del tallone, talvolta nella parte inferiore della zona centrale del piede. Di solito colpisce solo un piede, ma può interessare entrambi i piedi.
Il dolore si sviluppa gradualmente nel tempo e può essere acuto o sordo. Alcune persone avvertono un bruciore o un dolore sulla pianta del piede che va a estendersi verso l’esterno dal tallone. Il male peggiora al mattino, appena si fanno i primi passi dopo una notte di sonno o quando si è stati seduti o sdraiati per un po’. Anche salire e scendere le scale può risultare difficile, a causa della rigidità del tallone.
Dopo un’attività fisica prolungata, il dolore può scatenarsi per via dell’aumento dell’irritazione o dell’infiammazione. Chi soffre di fascite plantare in genere non avverte dolore durante l’allenamento, ma subito dopo essersi fermato.
Fascite plantare: i trattamenti
Si guarisce spesso in pochi mesi con una cura conservativa, come l’utilizzo di un tutore, lo stretching e l’evitare attività che causano dolore. Principalmente, si consiglia il mantenimento della caviglia con un trattamento contenitivo. Il tutore notturno Ro+Ten spicca per la sua struttura confortevole, per mezzo di un cinturino regolabile non esegue pressione sull’arto e permette un adeguato posizionamento.
Quali sono gli antinfiammatori per fascite plantare più adatti? Si può curare anche con antidolorifici e antinfiammatori. I più quotati sono l’ibuprofene e il naprossene sodico che possono alleviare il dolore e l’infiammazione.
Fascite plantare: esistono i rimedi naturali?
Per ridurre il dolore da fascite plantare è anche possibile provare i classici rimedi della nonna:
- peso regolare
il sovrappeso può aumentare lo stress sulla fascia plantare.
- scarpe giuste
scarpe con tacco basso, suole spesse, buon supporto dell’arco plantare e ammortizzazione extra. Non indossare le ballerine. Evitare di camminare scalzi. Non indossare scarpe da ginnastica consumate, sostituirle prima che smettano di ammortizzare e sostenere i piedi.
- cambiare sport
provare uno sport a basso impatto come il ciclismo o il nuoto. Se è possibile, meglio evitare di camminare con la fascite plantare. Assolutamente no alla corsa.
- applicazione di ghiaccio
tenere un impacco di ghiaccio coperto da un panno sulla zona dolente per 15 minuti, per tre o quattro volte al giorno, per ridurre il dolore e l’infiammazione. Si può anche tentare un massaggio con il ghiaccio, facendo rotolare una bottiglia d’acqua ghiacciata sotto la pianta del piede.
- stretching
semplici esercizi di allungamento a casa possono allungare la fascia plantare, il tendine d’Achille e i muscoli del polpaccio.
Fascite plantare: quali esercizi fare?
Come accennato, la fascite plantare è provocata da una fascia plantare eccessivamente tesa. Mettere troppo stress su questo legamento provoca infiammazione e dolore. Uno dei modi migliori per ottenere sollievo è allungare e rafforzare l’area che dà problemi. L’allentamento della fascia plantare può prevenire la lacerazione, rafforzare i muscoli di supporto e ridurre l’infiammazione. Scopri il tutore per fascite e malleonite online.