Invalidità per ernia cervicale: Cos’è e come ottenerla?

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La cervicale è un’infiammazione di cui soffrono moltissime persone, soprattutto le donne dai 30 anni in su. Si tratta di un dolore che parte dalle vertebre cervicali per irradiarsi in tutta la zona che riguarda le spalle e il collo. I motivi della cervicale possono essere molteplici: sedentarietà, postura scorretta, artrosi cervicale, occlusione errata dei denti e palestra. La cervicale ha diverse origini e le cause ricadono perlopiù in gesti di vita quotidiana.
Questo fastidio non viene considerato socialmente invalidante, anche se l’ernia cervicale (dovuta ad artrite reumatoide) permette di usufruire della legge 104.
La legge 104/1992 è la legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Secondo l’articolo 3 della legge 104 i soggetti aventi diritto sono coloro che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Andiamo a vedere i motivi che permettono a chi soffre di ernia cervicale di accedere alla legge 104.

Ernia cervicale e legge 104: chi può accedere alla tutela legislativa?

I soggetti che soffrono di ernia cervicale sostengono tutti i giorni delle spese molto elevate. C’è chi si affida alla ginnastica posturale per risolvere il problema, magari con onerose lezioni private, chi fa uso di tutori ortopedici e tutori per collo e chi invece ricorre ai FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). Spesso la migliore soluzione è effettuare un percorso di fisioterapia presso uno specialista, in modo da sciogliere le contratture che provocano l’ernia cervicale. Ma anche qui i costi da sostenere sono piuttosto elevati.
Ecco perché la normativa nazionale prevede alcune agevolazioni fiscali sulle spese collegate alla cura dell’ernia cervicale.

Cervicale: quali sono le spese detraibili?

Sicuramente chi soffre di questo disturbo non vive una quotidianità semplice. Come abbiamo visto, i soggetti colpiti da ernia cervicale sostengono delle spese mediche molto elevate. Ginnastica posturale, antinfiammatori, sedute di fisioterapia e massaggi sono solo alcune delle soluzioni che vengono scelte dal paziente per contrastare l’ernia cervicale.
Ma vediamo quali costi vengono coperti dalle legge 104 e quali non rientrano nella tutela prevista dalla normativa dedicata alle persone invalide:
Ginnastica posturale: utile per contrastare l’irrigidimento della colonna cervicale, la ginnastica posturale viene consigliata spesso dal medico per curare l’ernia cervicale. Ecco perché la ginnastica posturale gode di una detrazione del 19% con franchigia di 129,11 euro. Per accedere alla detrazione fiscale sarà necessario recarsi in una semplice palestra, ma in uno studio riconosciuto di fisioterapia. Solo in questo modo potrà essere rilasciato il certificato medico che permetterà di accedere alla detrazione fiscale. Senza certificato medico infatti il paziente non potrà accedere alla detrazione fiscale e pagherà per intero le sedute di fisioterapia.

  • Antinfiammatori: anche sui FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), cioè i farmaci più adatti alla cura dell’ernia cervicale, può essere applicata una detrazione. Le spese mediche sia per l’ernia cervicale che per altri tipi di patologie sono detraibili al 19% con franchigia di 129,11 euro.
  • Sedute di fisioterapia e massaggi: come abbiamo visto al punto dedicato alla ginnastica posturale, le sedute di fisioterapia e massaggi rientrano a pieno titolo nella detrazione fiscale. Come anticipato, per scaricare dalle tasse anche le sedute di fisioterapia è necessario svolgere la visita presso un centro medico specializzato.
  • Materassi ortopedici: questo ausilio è un supporto fondamentale per chi soffre di ernia cervicale. Spesso infatti i materassi memory foam o in lattice prendono la forma del corpo e alleviano i dolori legati alla compressione cervicale, permettendo al paziente di riposare. Oltre ai materassi ortopedici, anche i cuscini sanitari possono salvare la vita a chi soffre di ernia cervicale: è fondamentale posizionare la testa in modo che la cervicale non si irrigidisca durante la notte. Anche in questo caso, il paziente può accedere alle detrazioni fiscali del 19% con franchigia di 129,11 euro. Sarà necessario presentare una prescrizione medica su carta intestata e la fattura in cui si specifica che tipo di spesa viene sostenuta.

La cervicale è sicuramente un disturbo che ha un forte impatto psicologico, perché non permette di svolgere in serenità molti gesti quotidiani. Soprattutto è una patologia che spesso è causata dallo stress, che provoca rigidità e tensione muscolare: ecco perché rilassarsi e comprendere le cause della propria agitazione possono risolvere questa problematica.

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