Il misuratore di pressione pic: istruzioni e uso
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Il misuratore di pressione è lo strumento impiegato per determinare la pressione arteriosa di un paziente. Oltre a essere usato come strumento del mestiere nel campo medico, si può facilmente utilizzato anche in casa. Quando si parla di pressione ci riferiamo comunemente a quella arteriosa: questo valore è una misura diretta della pressione che viene esercitata dal sangue pompato dal cuore sui vasi sanguigni. Grazie al misuratore di pressione è possibile ottenere il valore della pressione sanguigna arteriosa e determinare la cosiddetta pressione massima (pressione sistolica) e la pressione minima (pressione diastolica). Tenere sotto controllo la pressione è un’operazione semplice, che può essere svolta in maniera autonoma anche con misuratori di pressione elettronici.
La pressione sistolica
La pressione sistolica, comunemente definita massima, corrisponde al momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie e quindi si contrae (batte). Il valore da tenere sotto controllo è principalmente la massima, soprattutto per prevenire malattie cardiovascolari e giocare d’anticipo. Per questo predisporre nella propria abitazione di un misuratore di pressione può essere un ottimo modo per monitorare il livello di pressione arteriosa. È dimostrato da diversi studi medici che più è bassa la pressione, minore il rischio di mortalità. È bene segnalare che il valore della misurazione della pressione a casa è spesso più basso della misurazione fatta in sedi mediche, a causa dell’ipertensione da camice bianco. Quest’ultima colpisce infatti molti pazienti che, in un momento di sconvolgimento emotivo causato dalla visita medica, hanno i valori sfalsati oltre la norma. La sindrome da camice bianco è un effetto causato da fattori psicologici e avviene solo in caso di misurazioni condotte in ambulatorio. Inoltre la pressione tende a essere più elevata nelle prime ore del mattino e dopo aver fatto attività fisica. Durante la notte la pressione tende a scendere.
Negli adulti la pressione sanguigna è strettamente correlata al peso. I casa di ipertensione infatti aumento quando il peso corporeo supera la norma. Monitorare la pressione alta è fondamentale per evitare fenomeni come infarto, ictus, malattie cardiovascolari e problemi cardiocircolatori. I valori compresi tra 110 e 140 di massima e 70 e 90 di minima sono da considerare non preoccupanti. Quando i valori sopraddetti sono più elevati si parla di ipertensione. Non è necessario misurare ogni giorno la pressione, sono sufficienti una o due volte a settimana. Un buon metodo è segnare i valori per vedere come evolvono nel corso delle settimane, in modo da mostrare al medico i cambiamenti avvenuti.
La pressione diastolica
La pressione diastolica, o minima, è la pressione nelle vene quando il cuore si rilassa.
La pressione diabolica misura il livello di pressione minimo raggiunto tra un battito e l’altro. La pressione minima rappresenta un dato meno rilevante della pressione massima: la pressione sistolica è il valore da tenere sotto controllo.
Come misurare la pressione?
Misurare la pressione è un’ottima abitudine, soprattutto perché si tratta di un’operazione che può essere svolta in totale autonomia. Rilassarsi è il primo step da raggiungere. Bisogna sedersi comodi o distendersi, meglio se in un ambiente non troppo freddo, su una sedia confortevole o una poltrona. Il secondo passaggio consiste nel posizionare il braccio interessato all’altezza del cuore, mantenendo i muscoli rilassati. È importante non assumere alcolici e non fumare prima della misurazione della pressione sanguigna.
Esistono diversi tipi di misuratori di pressione. Gli sfigmomanometri classici, dotati di un bracciale che si gonfia, sono più facili da usare rispetto a quelli da polso.
Ci sono poi i misuratori elettronici, che forniscono un risultato immediato.
È bene quindi specificare quale apparecchio si utilizza quando si va dal proprio medico, o addirittura portarselo dietro, in modo che tutte le misurazioni siano confrontabili tra loro e aiutino a valutare in modo corretto l’effetto di eventuali terapie.
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