L’osteoporosi è una malattia che colpisce lo scheletro e rende le ossa più fragile ed esposte ai rischi di fratture o altre problematiche. Secondo il ministero della salute, questa malattia colpisce maggiormente le donne dopo i 40 anni e gli uomini dopo i 60 anni, con un’incidenza maggiore per le donne in menopausa.
Scientificamente è una malattia caratterizzata da un basso apporto di minerali nelle ossa che aumenta con l’avanzare dell’età. Ecco perché i giovani non soffrono di questa malattia.
Ma quali sono le migliori cure per questa patologia? Sicuramente la magnetoterapia o elettroterapia può davvero fare la differenza nella cura di questo malessere. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Osteoporosi e magnetoterapia
Prima di capire come funziona questo metodo, scopriamo insieme cosa è la magnetoterapia e come funziona. La magnetoterapia o terapia magnetica è un tipo di fisioterapia che utilizza le onde elettromagnetiche per aumentare il calore del corpo e curare l’osteoporosi o il crollo vertebrale da osteoporosi. La magnetoterapia non è un tecnologia invasiva ed è particolarmente indicata per la curare le fratture e rallentare il processo di deterioramento delle ossa, dovuto principalmente all’invecchiamento. La magnetoterapia può essere applicata in modo mirato, concentrando l’irradiazione su particolari zone del corpo o sottoponendo l’intero organismo a campi magnetici pulsanti.
I campi magnetici pulsanti (chiamati anche PEMF, cioè l’acronimo di Pulsed ElectroMagnetic Fields) vengono attivati e disattivati. In questo modo le cellule vengono ricaricate di nuova energia e ha inizio il rilassamento della muscolatura.
Il rilassamento della muscolatura, ottenuto con la magnetoterapia, aiuta a sua volta a migliorare la microcircolazione e la vasodilatazione. Da questo processo scaturisce un rilascio di endorfine che contribuisce ad elevare la soglia del dolore, ed una leggera iperemia produce un effetto antinfiammatorio.
Quanto dura la magnetoterapia?
Come per tutti i tipi di trattamento, è importante conoscere anche la durata della magnetoterapia.
In generale la magnetoterapia richiede tempi di trattamento medio-lunghi. Spesso viene consigliato dal medico curante o dal fisioterapista di compiere dei cicli di magnetoterapi una volta al giorno per due settimane o 20 giorni e di sottoporsi alla seduta per la durata minima di quattro o cinque ore al giorno. Se necessario è possibile ripetere il trattamento più volte durante l’anno (soprattutto in caso di osteoporosi e crollo vertebrale da osteoporosi).
Come funziona la magnetoterapia?
La magnetoterapia utilizza, come abbiamo visto, le onde elettromagnetiche che scaldano le cellule e rigenerano i tessuti lesionati. È una terapia particolarmente indicata per la cura dell’osteoporosi, dovuta all’invecchiamento delle ossa, che contrasta il processo di diminuzione della resistenza ossea.
Ma come funziona questo macchinario? La magnetoterapia si avvale di un piccolo telecomando che emette un’onda con frequenza regolabile. Il timer che compone il macchinario permette di programmare la durata dell’applicazione e gestisce diversi livelli di potenza che permettono di trasmettere la corrente necessaria a generare il campo magnetico.
Una volta terminata la sessione di magnetoterapia si sarà completata un’azione antinfiammatoria, generato un effetto antalgico/antidolorifico e la resistenza ossea sarà aumentata.