Il propulsore elettrico per carrozzine

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Il propulsore elettrico per carrozzine è utile per trasformare le carrozzine manuali in carrozzine elettriche. Per i pazienti con disabilità che utilizzano quotidianamente la carrozzina manuale, l’operazione della spinta con le braccia rappresenta uno sforzo che limita la possibilità di muoversi, soprattutto su pavimentazioni irregolari, salite o sentieri poco agevoli. A lungo andare, spingere manualmente la carrozzina può compromettere le articolazioni delle spalle dell’utente: in questo modo, la libertà di muoversi in modo indipendente e autonomo viene limitata considerevolmente.
Il propulsore elettrico per carrozzine per disabili è un aiuto prezioso, che supporta il pazienze nell’alleggerire lo sforzo per darsi la spinta necessaria a muoversi con la sedia a rotelle manuale. Il propulsore elettrico si configura come una sorta di manubrio dotato di motore che si aggancia alla maggior parte delle carrozzine presenti sul mercato; una volta posizionato sul retro della carrozzina, dà la possibilità di avere una propulsione che viene dal motore, a sua volta alimentato a batterie.
Poiché gli usi e le esigenze di ciascuno possono essere diversi, il propulsore elettrico è disponibile in vari modelli, che differiscono per tipo di manubrio e per potenza del motore. Inoltre si può scegliere tra vari tipi di pneumatici, in base al terreno di utilizzo.
La tecnologia è tra i punti di forza del propulsore per carrozzine: il sostegno è dotato infatti di comandi ottici e sonori direttamente dal manubrio, soft start, cruise control e retromarcia di serie, oltre alla possibilità del settaggio totalmente personalizzabile della macchina. Dispositivo di trazione elettronico per carrozzine manuali
sostiene un peso massimo di 135 Kg e può superare pendenze fino a 8°, con un’autonomia 15 Km. La tecnologia contribuisce ad aumentare il comfort di marcia e la sicurezza, grazie alla possibilità di impostare una velocità massima e la funzione sicurezza di arresto del propulsore in caso di emergenza.
È molto facile attaccare alla carrozzina il propulsore elettrico. Grazie ai bracci di aggancio reclinabili, il dispositivo si aggancia alla carrozzina in modo semplice e veloce, rendendo le operazioni semplici e intuitive. Il sistema di aggancio, caratterizzato da una barra centrale con cavalletto incorporato, è di semplice inserimento ed è adatto per chi ha poca mobilità degli arti superiori. È compatibile con tutti i tipi di carrozzina, anche pieghevole, non andando a modificarne la struttura originale, rendendo possibile il montaggio e lo smontaggio in poco tempo. È un prodotto moderno e affidabile, che risponde davvero alle esigenze di tutti.

Elettrificazione dei trasporti delle persone disabili

Secondo i dati dell’Istat del 2021, le persone con disabilità sono oltre 3,1 milioni in Italia,  e l’elettrificazione dei trasporti sta generando tante nuove possibilità per spostarsi in modo più sostenibile.
L’Agenzia delle Entrate fornisce delle linee guida in continuo aggiornamento con tutti i dettagli sulle agevolazioni fiscali per i disabili e propone una sezione specifica sui mezzi di trasporto elettronici. Tra i principali vantaggi ci sono la detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto; l’Iva agevolata al 4% sull’acquisto; l’esenzione dal bollo auto nel caso di scooter elettrici cabinati o auto per disabili; l’esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
In particolare, l’Iva al 4% (anziché al 22%) è applicabile sull’acquisto di autovetture nuove e usate, incluse quelle ibride ed elettriche “di cilindrata fino a 2.000 centimetri cubici se con motore a benzina o ibrido, a 2.800 centimetri cubici se con motore diesel o ibrido, e di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico”, come riporta la normativa di riferimento (D.L. 124/2019 conv. in L.157/2019).
Si tratta quindi di un’opportunità che rende allettante il passaggio all’elettrico, favorendone la diffusione. E questo beneficio fiscale si applica anche per “l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento dei disabili” come “poltrone e veicoli simili, per inabili e minorati non deambulanti, anche con motore o altro meccanismo di propulsione”. L’interesse per questi strumenti di locomozione è testimoniato dai numerosi progetti sviluppati negli ultimi anni.

Un dispositivo a portata di tutti

Come anticipato, lo Stato riserva ai cittadini con disabilità delle agevolazioni fiscali per facilitare l’acquisto di ausili per disabili, utili sia alla movimentazione che alla vita sociale, tra cui il propulsore elettrico per carrozzine. Quando il periodo della dichiarazione dei redditi si avvicina, non bisogna dimenticarsi di raccogliere tutta la documentazione necessaria per usufruire delle agevolazioni previste per l’acquisto di carrozzine, l’installazione di ascensori e dei nuovi modelli di montascale: fatture d’acquisto e certificato di invalidità. Può usufruire delle agevolazioni anche il caregiver di famiglia, cioè la persona che fornisce cure e supporto alla persona disabile.
Tutti i modelli di sedia a rotelle sono acquistabili con IVA agevolata al 4%, previa esibizione del certificato di invalidità in fase di acquisto. Al momento della Dichiarazione dei Redditi si otterrà, invece, una detrazione del 19% dall’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche).
Per quanto riguarda l’acquisto e l’installazione di ascensori, montacarichi o montascale,  si può usufruire sempre dell’IVA al 4% in fase d’acquisto, mentre per la detrazione c’è la possibilità di scegliere fra quella già citata del 19% e quella ordinaria del 36%, relativa al costo sostenuto per la sola manodopera. Le due detrazioni non sono  utilizzabili contemporaneamente.
La detrazione del 36% può essere applicata non solo all’installazione degli ausili per disabili, ma anche a tutte le opere di ristrutturazione finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, in casa, negli uffici e nelle attività commerciali. Per quanto riguarda la detrazione fiscale del 19%, si applica all’acquisto di ausili e mezzi specifici per favorire la deambulazione, l’accompagnamento, il sollevamento e la locomozione delle persone disabili.

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