La lesione del menisco è la più diffusa tra quelle che riguardano il ginocchio, è più frequente nei soggetti adulti di sesso maschile e, in particolare, in alcune professioni come i piastrellisti, i muratori, i calciatori e gli sportivi più in generale.
È importante conoscere i sintomi della lesione del menisco, per riconoscer precocemente il problema e intervenire nel modo adeguato.
Come avviene la rottura del menisco
Il menisco è una struttura fibro-cartilaginea che funziona da ammortizzatore all’interno del ginocchio. In ogni ginocchio ci sono due menischi: il menisco laterale e il menisco mediale, posti tra il femore e la tibia.
Il loro ruolo principale è quello di distribuire i carichi del ginocchio in modo regolare e rendere stabile la rotazione quando il ginocchio viene sollecitato meccanicamente durante la corsa, i salti o nel cambiare improvvisamente direzione.
La lesione del menisco può avvenire a causa di un trauma distorsivo del ginocchio o può rappresentare l’ultimo evento di una degenerazione della fibrocartilagine che avviene durante l’invecchiamento fisiologico, oppure, per un piccolo trauma ripetuto nel tempo.
Per comprendere meglio le cause della lesione del menisco, facciamo degli esempi chiarificatori: la lesione può avvenire durante la rotazione interna ed esterna del ginocchio; nel passaggio dalla posizione accosciata a quella di estensione col piede fisso sul suolo o dando un calcio a vuoto.
Sintomatologia della lesione al menisco
I sintomi della lesione del menisco, nella fase iniziale, e soprattutto in seguito a rotture degenerative e in assenza di altri danni, sono quasi impercettibili, ad esempio, è possibile avere una lesione al menisco senza gonfiore.
I sintomi più ricorrenti della lesione del menisco mediale e del menisco laterale sono:
- Dolore che peggiora quando si prova a distendere la gamba o caricando il peso durante attività sportive come la corsa.
- Gonfiore associato anche a dolore
- Blocco dell’articolazione. In questo caso è molto difficile riuscire a muovere o stendere il ginocchio. Questa rigidità è provocata dai frammenti del menisco che ha subito la lesione, interferendo con la mobilità.
- Sensazione di corpo estraneo nel ginocchio
- Sensazione di instabilità e cedimento
Negli sportivi i primi sintomi si manifestano anche dopo 2-3 giorni da quando si è verificato il trauma al ginocchio che, oltre ad essere dolorante, presenterà gonfiore e rigidità.
Bisogna intervenire il più velocemente possibile per rimediare al danno subito nell’articolazione, in quanto un pezzo di menisco può staccarsi e impedire al ginocchio di muoversi liberamente, causando slittamenti, schiocchi e blocchi improvvisi.
Come si individua una lesione al menisco
Per individuare la lesione del menisco bisogna rivolgersi a uno specialista che, durante una visita medica, verifica i sintomi del paziente. Il medico ortopedico prova a far effettuare alcuni test specifici al paziente per valutare le condizioni dei menischi, nello specifico: il test di Apley, il test di McMurray, oltre che la palpazione della rima articolare.
A tutto questo si aggiungono gli esami strumentali che includono l’esame radiografico del ginocchio e la risonanza magnetica, che rappresenta l’esame più idoneo per la diagnosi delle lesioni meniscali e permette anche la valutazione dello stato dei legamenti e della cartilagine. Altro esame strumentali utilizzato è la TAC, ma non danno la stessa sicurezza diagnostica.
Cura e trattamento delle lesioni al menisco
È possibile curare le lesioni del menisco intervenendo con trattamenti conservativi e, nei casi più gravi, con trattamenti chirurgici.
Il trattamento conservativo
Il trattamento conservativo è indicato soprattutto nei pazienti anziani con lesioni meniscali di tipo degenerativo e prevede un periodo di riposo articolare, accompagnato da applicazione di impacchi di ghiaccio, assunzione di farmaci anti-infiammatori e successiva fisioterapia e terapia fisica.
Per chi pratica attività sportiva, qualora il medico lo consenta, può essere utile indossare una ginocchiera ortopedica che assista e supporti l’articolazione durante i movimenti, evitando dolori e strappi. In molti casi è possibile anche sottoporre la lesione a terapia infiltrativa con acido ialuronico.
Se il trattamento conservativo non funziona, soprattutto nei pazienti in giovane età, oppure è presente un blocco articolare o una lesione traumatica, bisogna intervenire chirurgicamente.
Il trattamento chirurgico
Durante l’operazione chirurgica, che avviene con tecnica artroscopica, la lesione meniscale viene suturata, in alcuni casi però, può essere necessario rimuovere la parte del menisco lesionata.
Grazie a questa tecnica, si può operare nelle articolazioni tramite due piccole incisioni anteriori del ginocchio, senza aprirle, in questo modo il chirurgo può ispezionare e visionare l’interno mediante l’utilizzo di microscopi di piccolissime dimensioni (artroscopi). Le tipologie di interventi per le lesioni al menisco sono due: la meniscectomia artroscopica e la sutura meniscale.
L’intervento viene eseguito per la maggior parte delle volte in anestesia locale e ha una durata che va da 30 a 45 minuti, e prevede il ricovero del paziente in regime di Day Surgery.
La procedura di sutura meniscale necessita di un periodo di riabilitazione e l’utilizzo di un tutore ginocchio per lesione menisco, che, durante le prime tre settimane, viene bloccato a 20 gradi di flessione massima, in modo che il paziente non sforzi troppo l’articolazione. Successivamente, si aumenta la possibilità di movimento, fino a toglierlo del tutto.
Per il recupero completo della funzionalità del ginocchio è indispensabilità seguire un programma di riabilitazione, basato su esercizi mirati al ritrovamento completo della motilità e del tono trofismo di coscia e gamba.