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La riabilitazione della spalla dopo un intervento

INDICE

La riabilitazione della spalla dopo un intervento chirurgico è un passaggio fondamentale per tornare alle varie attività quotidiane. Un buon programma di fisioterapia risulta  indispensabile per recuperare velocemente le proprie capacità motorie e tornare a muovere il braccio nel minor tempo possibile.
Vediamo insieme in cosa consiste la riabilitazione della spalla.

La riabilitazione della spalla

Dopo un intervento chirurgico, la gestione del dolore è una delle preoccupazioni più significative per i pazienti. Prima di intraprendere un percorso di riabilitazione, è utile rivolgersi al proprio medico per ricevere delle indicazioni utili per sopportare l’impatto post operatorio:
 

  • Tutore per la spalla. Il tutore alla spalla ha lo scopo di alleviare il dolore durante la fase di recupero fino a farlo svanire definitivamente. Prima di acquistare un tutore è necessario rivolgersi a un medico ortopedico per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

 

  • Ghiaccio: posizionare a intermittenza un impacco di ghiaccio sulla spalla aiuta a ridurre il gonfiore. Mentre si utilizza il ghiaccio bisogna assicurarsi di non bagnare l’area dell’incisione, magari aiutandosi con un panno spesso o un asciugamano.

 

  • Farmaci: prima di assumere qualsiasi farmaco da banco, è importante consultare il medico. Alcuni farmaci generici possono infatti avere un impatto sull’emorragia, mentre altri potrebbero interagire con la cura prescritta.

 

  • Dormire: dormire è una parte vitale del recupero, ma può diventare anche una sfida subito dopo l’intervento chirurgico. Riuscire a dormire comodamente dopo un intervento chirurgico alla spalla può comportare diverse settimane, per questo è importante trovare una posizione comoda, anche attraverso l’uso di più cuscini. Nel caso in cui risulti troppo doloroso stendersi, è possibile fare ricorso a una poltrona reclinabile.

La riabilitazione della spalla dopo un intervento sovraspinoso

Fra i quattro muscoli che compongono la spalla, il tendine sovraspinoso è senz’altro la parte più soggetta a infiammazioni e lesioni. Questo è dovuto principalmente al delicato ruolo che detiene nel movimento del braccio: il muscolo sovraspinoso ha infatti il compito di permettere all’arto di compiere la prima parte del proprio movimento, dalla posizione verticale fino a circa 80°-90° di inclinazione rispetto al resto del corpo, dopo la quale è il muscolo deltoide a permetterci di completare l’eventuale sollevamento del braccio.

Cause di lesione al sovraspinato

La cause principali di lesione al sovraspinato sono:

  • Traumi (come lussature o fratture)
  • Infiammazioni
  • Usura del tendine

Per confermare la diagnosi e sottoporsi eventualmente a un intervento chirurgico è utile effettuare una visita specialistica.
La riabilitazione in seguito all’operazione prevede l’assunzione di farmaci antifiammatori, un percorso di fisioterapia e l’utilizzo di un tutore ortopedico scelto appositamente con il supporto del proprio medico.

La riabilitazione della spalla dopo un intervento di artroscopia

L’artroscopia alla spalla è un’operazione molto complessa, che prevede il riposizionamento del tendine all’interno della cuffia dei rotatori. Il tendine, dopo che viene riparato e riattaccato al punto in cui si è rotto, necessita di circa tre mesi per recuperare correttamente le proprie funzioni.
Appena dopo operati, il tendine viene tenuto nella propria posizione esclusivamente attraverso i punti di sutura. Per questo motivo, dopo il primo mese, è necessario indossare un tutore ortopedico per:

  • Mantenere l’arto in una posizione favorevole alla guarigione del tendine
  • Impedire che il tendine subisca dei traumi dove è stato precedentemente lesionato
  • Donare una sensazione di sollievo

Il tutore va indossato sia il giorno che la notte. L’unico momento in cui può essere tolto è durante i pasti, quando il braccio non viene alzato sopra il livello della spalla. In questi casi non vengono effettuati movimenti bruschi e la spalla non subisce particolari sforzi per impugnare le posate o bere una bibita.
Ci si può liberare del tutore anche in caso di esercizi, ad esempio per muovere mano, polso e gomito.
Per dormire, specialmente nei primi giorni dopo l’intervento, può essere necessario mantenere la schiena sollevata con dei cuscini e mantenere il tutore. Dopo due settimane, quando vengono rimossi i punti di sutura, si può tornare a dormire in modo supino.

Le fasi post operatorie

Ricapitolando, il tempo biologico necessario per la guarigione della spalla va dai 2 mesi e mezzo ai 3 mesi.  In questo periodo il tendine riparato acquisisce una resistenza sufficiente ad affrontare tutti gli sforzi della vita normale di un individuo:

  • Al termine delle due settimane che seguono l’intervento, vengono rimossi i punti di sutura.
  • A un mese dall’intervento ci si sottopone a un controllo per capire se è stata raggiunta l’elasticità di movimento. Qualora ci si aggiri intorno al 70% del movimento complessivo, il paziente può rimuovere il tutore.

Il tendine subirà poi ulteriori rimaneggiamenti sulla cicatrice per oltre un anno fino a diventare completamente stabile.

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