L’adolescenza rappresenta un momento molto particolare per tutti i ragazzi, sia da un punto di vista psicologico che fisico.
Durante questa delicata fase della vita, non è purtroppo raro che si verifichino quelli che in medicina ortopedica vengono chiamati picchi di crescita. Si tratta dello sviluppo improvviso dell’altezza di un giovane, spesso in un brevissimo lasso di tempo. Questo slancio inaspettato, molto spesso, tende a far sviluppare l’organismo in modo non omogeneo e provoca la comparsa di alcune anomalie: tra queste, la scoliosi giovanile rappresenta sicuramente una delle patologie che colpiscono di più il tronco.
Ecco perché è importante intervenire subito sull’assetto posturale dell’adolescente, attraverso delle terapie ad hoc che prevedano l’uso di un busto per scoliosi ed esercizi mirati, come la ginnastica per scoliosi.
Prima di affrontare nel dettaglio il trattamento previsto per la scoliosi giovanile è utile indagare le cause di questa patologia.
Scoliosi giovanile: quali sono le cause?
La scoliosi giovanile è una patologia che compare in età evolutiva, tra i 16 e i 18 anni, progredendo fino al termine della fase di crescita. Colpisce il sesso femminile rispetto al sesso maschile e in un caso su tre ha fattori ereditari.
Le cause che producono la deviazione della colonna vertebrale sono ancora poco note, anche se la trasmissione genetica è tra le motivazioni più plausibili.
Alcuni studiosi hanno fatto risalire questa anomalia allo sviluppo repentino del tronco, che porterebbe a una crescita sproporzionata del busto rispetto al resto del corpo. La scoliosi giovanile viene comunque definita idiopatica proprio perché restano sconosciute le sue origini. La genetica resta oggi il motivo scatenante della patologia, tanto che moltissimi adolescenti colpiti dalla deformazioni hanno dei casi in famiglia che presentano la stessa problematica.
Le caratteristiche di un paziente affetto da scoliosi giovanile sono:
- La curvatura della colonna vertebrale a forma di S
- Le scapole particolarmente sporgenti
- La rotazione delle vertebre quando il paziente si trova in flessione anteriore
Come non sono del tutto certe le cause della malattia, risulta altrettanto complesso prevenire la comparsa di questa malformazione.
Esistono alcuni elementi che si possono tenere a mente per accorgersi precocemente di problemi alla colonna. In caso di familiarità con la scoliosi giovanile è bene sottoporre il paziente fin da piccolo a delle visite mirate con dei pediatri. Rimane comunque impossibile limitare l’insorgere della patologia, ma si può assolutamente contenerne lo sviluppo e stabilizzare l’evoluzione della curva per prevenire il peggioramento dello stato della colonna.
Come correggere la scoliosi: cura e rimedi
La scoliosi giovanile può spesso essere curata con successo mediante busti ortopedici, altre volte invece i busti non riescono a bloccare la progressione della deformità, per cui è necessario ricorrere al trattamento chirurgico.
La moderna correzione chirurgica della scoliosi si basa sull’uso di barre, solitamente in titanio, che vengono fissate mediante viti o uncini alla colonna. L’utilizzo di questi supporti permette di ottenere una correzione immediatamente stabile e, pertanto, non è più necessario nella fase post-operatoria l’uso di busti ortopedici. Il paziente si può muovere solitamente dopo sette-dieci giorni dall’intervento libero o indossando un busto ortopedico.
Il trattamento chirurgico resta comunque un’opzione che non si verifica quasi mai e viene richiesto solamente in una percentuale minima di casi.
Non dimentichiamoci inoltre l’importanza dello sport nel contrasto alla scoliosi giovanile. Esistono moltissime attività che possono favorire una postura corretta, ed esercizi da evitare, come ad esempio la danza, la corsa e il sollevamento pesi.
Tra le attività consigliate in caso di scoliosi è possibile praticare pallacanestro, tennis, pallavolo, calcio, golf, equitazione e atletica leggera.